La Circumvesuviana di Napoli, fondata ufficialmente nel 1890, risale in realtà ad almeno sei anni prima. Siamo nel 1884 quando presero il via i primi collegamenti tra Napoli e Baiano su una tratta che constava, in totale, di un solo binario a scartamento ridotto. Poi la crescita fino al 1891 quando la linea si estendeva per più di venti chilometri arrivando addirittura a collegare Napoli con Ottaviano e San Giuseppe Vesuviano. I tempi erano però maturi per un sensibile ampliamento della linea: occorreranno comunque 10 anni per iniziare a vedere i primi frutti degli investimenti sulla tratta della Circumvesuviana che, da Napoli, raggiungeva comuni ormai importanti della provincia come Portici, Ercolano, Torre del Greco e Pompei. L’idea iniziale era, appunto, quella che poi avrebbe dato il nome alla ferrovia: collegare i comuni “circumnavigando” il Vesuvio: l’obiettivo era quindi quello di ricreare un’ideale circonferenza alla base del Vesuvio.
Circumvesuviana di Napoli, la storia fino agli anni 20
La crescita della Circumvesuviana di Napoli fu entusiasmante tanto da costringere le istituzioni a provvedere all’elettrificazione dell’intera tratta già a cavallo degli anni ’20. Prima, infatti, la Circumvesuviana prevedeva ancora la trazione a vapore. Con l’elettrificazione, l’ampliamento delle tratte e la crescita demografica dei comuni della provincia di Napoli serviti dalle fermate della Circumvesuviana, nel 1926 arriva il primo record con 6 milioni di viaggiatori trasportati. Per l’epoca erano senza dubbio un’enormità. Erano gli anni degli ampliamenti delle tratte con le nuove linee che raggiungevano Baiano da un lato e Sorrento dall’altro.
Circumvesuviana, il periodo difficile negli anni ’40
Furono gli anni della ricostruzione. La Circumvesuviana dovette fare i conti con la distruzione provocata dalla seconda guerra mondiale e dall’eruzione del Vesuvio del 1944. I danni furono ingenti ma quella fu l’occasione anche per rivedere alcuni tracciati e ripensare interamente alle linee ferroviarie. Ci si concentrò anche sulla linea per Sorrento (era necessaria una galleria), nacque la stazione di Seiano e, soprattutto, fu attivano il collegamento diretto Napoli-Sorrento grazie alla tratta per Poggiomarino con fermata a Porta Nolana. Momento importante fu anche quello legato alla creazione del polo di interscambio (senza dubbio fondamentale) di Castellammare di Stabia: lì alla Circumvesuviana si aggiungeva la funivia per il Monte Faito.
Circumvesuviana, gli investimenti fino agli anni Novanta
Nonostante i massicci investimenti del dopoguerra, la Circumvesuviana di Napoli conobbe un altro periodo florido a cavallo tra gli anni ’70 e gli anni ’90. Furono ristrutturate intere stazioni mentre altre furono letteralmente ricostruite, la linea fu potenziata e furono progettate nuove aree destinate alla manutenzione delle carrozze. A metà degli anni ’70 iniziò poi la costruzione del doppio binario: i numeri non permettevano più di immaginare la circumvesuviana di Napoli come una tratta ad un solo binario. Gli utenti avevano raggiunto cifre considerevoli tanto da spingere la Regione a finanziare nuovi piani di investimento fino agli anni ’90, periodo in cui fu potenziata la linea per Pomigliano in modo da favorire i collegamenti da e per lo stabilimento Alfa Romeo.
Circumvesuviana di Napoli, gli ultimi anni
Nonostante serva milioni di utenti e di pendolari ogni anno, la Circumvesuviana di Napoli ha conosciuto anche periodi particolarmente complicati. Spesso la fama che si è guadagnata sul campo non è certo stata delle migliori. Oggi la circumvesuviana, dopo la parentesi della società Circumvesuviana srl, fa parte dell’Ente Autonomo Volturno che oggi controlla l’intera rete e tutte le tratte della circumvesuviana da e per Napoli. Sugli “storici” ritardi accumulati dai treni si è discusso e scritto tanto, ci sono addirittura siti dove in passato era possibile scommettere (solo dall’estero, come cmaxbet.com) sui ritardi che avrebbe accumulato quella determinata corsa.
Oggi le tratte coperte dalla Circumvesuviana di Napoli servono più di venti milioni di passeggeri ogni anni su 6 linee diverse. In particolare le linee della Circumvesuviana attualmente attive sono:
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